Igone dice che dopo il carnevale di Rio, questa festa, SAN FERMIN, è la più grande del mondo... Mi sa che le credo!
Pamplona, capitale storica dei paesi baschi, ovvero Euskal Herria. Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei trovata qui. Non conosco niente di questa cultura. Tutto quello che so mi è sempre arrivato come un suono, distorto, della televisione. Ma il senso di appartenza così come le ferite per i padri e per i nonni, per molti, sono davvero forti. "Noi non siamo spagnoli, noi siamo baschi". Scopro che in Spagna esistono quattro lingue riconosciute: il castigliano, il catalano, il galego, ma qui si parla l'euskera. Una lingua impensabile, non latina forse celtica, che ha rischiato di scomparire per le troppe persecuzioni, ma che ha resistito grazie alla potenza delle sue radici.
Rimango sempre più stupita della amicizia di Igone, che mi offre la sua casa così come se fosse la mia...senza di lei qui in Spagna, questo viaggio, sarebbe diverso. Forse, anche lei, è una di quelle per le quali non esiste amore sprecato.
Sesion de betsolarisTxalaparta euskalaAlla faccia del toro, alla faccia della crisi. A già i tori, dovrei parlare anche di loro. Dovrei dire che sono soltanto il malcapitato pretesto, la calamita commerciale, la bomba o la molla di tutto quello che si muove in 10 giorni in questa città. Si perchè se si carica troppo una cosa, questa alla fine scoppia.
Due minuti e mezzo, solo pochi secondi per 'el encierro', una corsa del cazzo che tutte le mattine alle 8 in punto si corre per le strade vecchie di questa città, da un recinto posto di fronte il Museo di Navarra fino alla Plaza de Toros, l'arena.
Sono dei tori bellissimi, allevati con cura solo ed esclusimente per questo. Il toro bravo, questa razza, probabilmente altrimenti non avrebbe ragion d'esistere. Selvaggi, arrabbiati, forse addirittura dopati, affinchè siano forti, orribili e cattivi.
Allora se la violenza volete, se lo stupore cercate, eccovi accontentati: barbari.
Durante lo svolgimento de el encierro della mattina in cui sono arrivata ha perso la vita un ragazzo di 27 anni. Conseguenze possibili a giudicare dalla pericolosità della molla in questione. Ma davanti allo schermo ne ho viste tante di corse, abbastanza per capire che contrapposta all'adrenalina c'è il terrore enorme di questi occhi giganti, di questi zoccoli che scivolano, di questi muscoli possenti che si schiacciano al suolo e che poi lacrimano sangue...
Avrei voluto vedere la corsa, ma così come ho potuto tastare di persona e così come mi è stato spiegato, è praticamente impossibile a meno che non ci si apposti ai bordi delle barricate dalle 5 del mattino o si sia disposti ad affittare un grazioso balconcino. Ora resta il compito di stabilire chi abbia
ragione. Se vincerà ancora 'la spada e la croce'!
Per fortuna , direi soprattutto, c'è anche la festa. E con Igone non può non esserlo. Si trova a Pamplona per lavorare in un bar, in un parco molto verde e alberato, e io cammino molto anche da sola. Ma come faccio a dirlo se tutta la città è invasa da gente proveniente da tutta la Spagna, ma che dico da tutto il mondo, vestite de rojo y de blanco che mi hanno fatto vestire così anche a me? Giuro che non ho bevuto neanche una birra! Questi brutti nullafacenti, alcolizzati, irriverenti festaioli del cavolo non hanno proprio altro modo per insudiciare le strade?
M adimmi tu che mi tocca vedere:
E il cerchio si chiude, ritorno sempre li, alle radici, al punki, come lo chiama Igone. Anche qui lo incontro, ancora più forte del suo significato sociale e politico. Allora brindiamo, con questi strani e nuovi contenitori che tanto mi fanno, mi fanno sorridere.
Adorata Estrella Damm, penso sempre a te!
El santomatrimonio